I biscotti di Natale
Ingredienti e tradizioni per tutti i gusti
Lo sapevate che ogni stato europeo e ogni regione italiana vanta almeno una ricetta di biscotti natalizi.
Non c’è miglior modo di entrare nello spirito delle feste che cucinando qualche teglia di biscotti natalizi.
Da sempre dicembre è il mese dei profumi che si sprigionano dal forno acceso, delle giornate passate in famiglia e delle decorazioni colorate e lucenti. I biscotti di Natale, in infinite varianti a seconda delle nazioni e delle regioni, riassumono tutti questi aspetti, perfetti non solo da essere gustati in compagnia, ma anche come idea regalo e come addobbo per l’albero di Natale.
La tradizione dei biscotti di Natale nasce nella Roma antica, quando dei pani insaporiti con miele e spezie, conservabili a lungo, venivano offerti alle divinità. Con l’avvento del Cristianesimo, l’usanza pagana venne adottata diventando tipica del periodo del Natale. Già nel Medioevo iniziarono a circolare quegli aromi che ancora oggi sono tipici dei biscotti natalizi: cannella, zenzero, pepe, anice, noce moscata, chiodi di garofano, mandorle, frutta secca, e canditi.
Non c’è miglior modo di entrare nello spirito delle feste che cucinando qualche teglia di biscotti natalizi.
Da sempre dicembre è il mese dei profumi che si sprigionano dal forno acceso, delle giornate passate in famiglia e delle decorazioni colorate e lucenti. I biscotti di Natale, in infinite varianti a seconda delle nazioni e delle regioni, riassumono tutti questi aspetti, perfetti non solo da essere gustati in compagnia, ma anche come idea regalo e come addobbo per l’albero di Natale.
La tradizione dei biscotti di Natale nasce nella Roma antica, quando dei pani insaporiti con miele e spezie, conservabili a lungo, venivano offerti alle divinità. Con l’avvento del Cristianesimo, l’usanza pagana venne adottata diventando tipica del periodo del Natale. Già nel Medioevo iniziarono a circolare quegli aromi che ancora oggi sono tipici dei biscotti natalizi: cannella, zenzero, pepe, anice, noce moscata, chiodi di garofano, mandorle, frutta secca, e canditi.
Da allora, ogni nazione, ogni regione e addirittura ogni paese ha sviluppato le proprie ricette, che sono arrivate ai giorni nostri colorando e profumando le case di tutti.
Esistono biscotti natalizi semplici, ripieni o decorati fantasiosamente o tagliati in forme natalizie con stampini metallici, uniformi o con un buco per poterli appendere all’albero, ma soprattutto arricchiti degli ingredienti più tipici di ogni zona.
In Europa ci sono:
i lebkuchen e gli pfeffernusse tedeschi,
gli zimtsterne svizzeri, austriaci e tedeschi,
i pepparkakor svedesi,
i krumkake norvegesi derivati dalle pizzelle abruzzesi,
i sandbakelse scandinavi,
i kerstkransjes olandesi, e naturalmente i biscotti pan di zenzero (gingerbread) di origine anglosassone.
In Italia, invece, la tradizione è ancora più frammentata e ogni regione ha la propria variante di biscotti natalizi.
Tra i tanti troviamo:
i susamielli e i mostaccioli napoletani,
i subiachini di Subiaco,
i cavallucci e i berriquocoli di Siena,
i petrali di Reggio Calabria e le scalille calabresi,
i pepatelli molisani,
le pinolate umbre,
gli anicini genovesi.
Esistono biscotti natalizi semplici, ripieni o decorati fantasiosamente o tagliati in forme natalizie con stampini metallici, uniformi o con un buco per poterli appendere all’albero, ma soprattutto arricchiti degli ingredienti più tipici di ogni zona.
In Europa ci sono:
i lebkuchen e gli pfeffernusse tedeschi,
gli zimtsterne svizzeri, austriaci e tedeschi,
i pepparkakor svedesi,
i krumkake norvegesi derivati dalle pizzelle abruzzesi,
i sandbakelse scandinavi,
i kerstkransjes olandesi, e naturalmente i biscotti pan di zenzero (gingerbread) di origine anglosassone.
In Italia, invece, la tradizione è ancora più frammentata e ogni regione ha la propria variante di biscotti natalizi.
Tra i tanti troviamo:
i susamielli e i mostaccioli napoletani,
i subiachini di Subiaco,
i cavallucci e i berriquocoli di Siena,
i petrali di Reggio Calabria e le scalille calabresi,
i pepatelli molisani,
le pinolate umbre,
gli anicini genovesi.