La colomba come simbolo della Pasqua
Fra i tanti simboli pasquali, la colomba è uno di quelli più significativi. Scopriamo insieme perchè.
La colomba nella cristianità è simbolo di pace e salvezza. Nella Bibbia si narra che Noè fece uscire per tre volte dall’arca una colomba che, alla fine, tornò da lui con un ramoscello d’ulivo nel becco segno evidente che la riconciliazione con Dio era avvenuta e il diluvio terminato.
A Pasqua questa connotazione salvifica viene ancora più accentuata proprio in relazione al sacrificio di Cristo morto sulla croce per salvare l’uomo.
Tra i dolci pasquali, pochi hanno la potenza simbolica dell’inconfondibile colomba. Per la sua forma, simbolo di pace e di amore, ma anche per quella semplicità dell’impasto e quella inconfondibile dolcezza della glassa di mandorle.
Negli si sono sviluppate molte leggende sul conto della colomba pasquale. Proprio perché simbolicamente legata alla tradizione cristiana, non è da escludersi che nei secoli siano stati preparati degli alimenti, non necessariamente dei dolci, con questa forma. Risalire all'autenticità di questi racconti è, tuttavia, molto difficile.
La prima interpretazione farebbe risalire la colomba alla zona di Pavia nel VI: dopo l’assedio della città, al re longobardo Alboino sarebbe stato offerto un pane dolce dalle forme del pacifico volatile. Altre fonti parlando invece di un’origine relativa a San Colombano, da cui il dolce prenderebbe il nome. Nel 600, il santo venne invitato con i suoi monaci alla corte della regina longobarda Teodolinda. Questi pare rifiutarono un banchetto ricco di carni e selvaggina, per far penitenza pur non essendo un venerdì di quaresima. Il santo, allora abate, per evitare la regina potesse offendersi, avrebbe quindi trasformato le pietanze servite in pani bianchi e candidi, dalle tipiche forme della colomba.
Una terza leggenda, infine, farebbe risalire la colomba pasquale alla battaglia di Legnano del 1176: si racconta come tre colombe si posarono sopra le insegne longobarde, portando fortuna e vittoria al loro esercito.
La colomba nella cristianità è simbolo di pace e salvezza. Nella Bibbia si narra che Noè fece uscire per tre volte dall’arca una colomba che, alla fine, tornò da lui con un ramoscello d’ulivo nel becco segno evidente che la riconciliazione con Dio era avvenuta e il diluvio terminato.
A Pasqua questa connotazione salvifica viene ancora più accentuata proprio in relazione al sacrificio di Cristo morto sulla croce per salvare l’uomo.
Tra i dolci pasquali, pochi hanno la potenza simbolica dell’inconfondibile colomba. Per la sua forma, simbolo di pace e di amore, ma anche per quella semplicità dell’impasto e quella inconfondibile dolcezza della glassa di mandorle.
Negli si sono sviluppate molte leggende sul conto della colomba pasquale. Proprio perché simbolicamente legata alla tradizione cristiana, non è da escludersi che nei secoli siano stati preparati degli alimenti, non necessariamente dei dolci, con questa forma. Risalire all'autenticità di questi racconti è, tuttavia, molto difficile.
La prima interpretazione farebbe risalire la colomba alla zona di Pavia nel VI: dopo l’assedio della città, al re longobardo Alboino sarebbe stato offerto un pane dolce dalle forme del pacifico volatile. Altre fonti parlando invece di un’origine relativa a San Colombano, da cui il dolce prenderebbe il nome. Nel 600, il santo venne invitato con i suoi monaci alla corte della regina longobarda Teodolinda. Questi pare rifiutarono un banchetto ricco di carni e selvaggina, per far penitenza pur non essendo un venerdì di quaresima. Il santo, allora abate, per evitare la regina potesse offendersi, avrebbe quindi trasformato le pietanze servite in pani bianchi e candidi, dalle tipiche forme della colomba.
Una terza leggenda, infine, farebbe risalire la colomba pasquale alla battaglia di Legnano del 1176: si racconta come tre colombe si posarono sopra le insegne longobarde, portando fortuna e vittoria al loro esercito.
La tradizione più recente, quella della colomba dolce, che oggi delizia tutte le nostre tavole a Pasqua, è nata grazie all'intuizione ed il genio creativo di Dino Villani, direttore pubblicità della ditta milanese Motta, già celebre per i suoi panettoni natalizi, che negli anni trenta del 1900 per sfruttare gli stessi macchinari e
la stessa pasta, ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alle solennità della Pasqua.
Da allora la colomba pasquale si diffuse sulle tavole di tutti gli italiani, e anche ben oltre i confini dell'Italia. L'impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d'arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle, ha successivamente assunto varie forme e varianti.
la stessa pasta, ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alle solennità della Pasqua.
Da allora la colomba pasquale si diffuse sulle tavole di tutti gli italiani, e anche ben oltre i confini dell'Italia. L'impasto originale, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d'arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle, ha successivamente assunto varie forme e varianti.