La mostra del TRENO DELLE DOLOMITI
Dopo l'esposizione fotografica dei lavori artistici eseguiti durante la passata quarantena, le scale de La Cooperativa di Cortina diventano nuovamente protagoniste di un'altra esposizione. Un tema ispirato dalla prossimità del centesimo anniversario dal suo primo fischio: "Il TRENO DELLE DOLOMITI"
Un'esposizione fotografica per far conoscere e scoprire a tutti coloro che non l'hanno visto, com'era l'ormai leggendario "trenino azzurro", con la stazione della ferrovia, il paesaggio circostante. I pregi di questo servizio avanguardista per l'epoca, che nonostante le difficoltà della montagna, era un vanto e ricopriva una funzione sociale nella nostra comunità.
Chi c'era potrà ricordare e attraverso le foto, numerosi aneddoti torneranno alla mente, portando con loro emozioni legate ad una vita più semplice. Quel fischio che preannunciava l'arrivo, l'attesa e le corse dei bambini lungo i prati per vedere passare il trenino. E poi vederlo scomparire piano piano. Un tempo dove si andava più piano, c'era meno benessere ma si inquinava meno. Un tempo dove ci si metteva circa un'ora per arrivare a Dobbiaco o a Calalzo. E in quell'ora, c'era tutto il tempo per parlare con chi avevi a fianco, guardandosi negli occhi. O semplicemente ascoltare il rumore del treno, contemplare la vista dal finestrino. E forse, forse, le persone ridevano di più.
Un'esposizione fotografica per far conoscere e scoprire a tutti coloro che non l'hanno visto, com'era l'ormai leggendario "trenino azzurro", con la stazione della ferrovia, il paesaggio circostante. I pregi di questo servizio avanguardista per l'epoca, che nonostante le difficoltà della montagna, era un vanto e ricopriva una funzione sociale nella nostra comunità.
Chi c'era potrà ricordare e attraverso le foto, numerosi aneddoti torneranno alla mente, portando con loro emozioni legate ad una vita più semplice. Quel fischio che preannunciava l'arrivo, l'attesa e le corse dei bambini lungo i prati per vedere passare il trenino. E poi vederlo scomparire piano piano. Un tempo dove si andava più piano, c'era meno benessere ma si inquinava meno. Un tempo dove ci si metteva circa un'ora per arrivare a Dobbiaco o a Calalzo. E in quell'ora, c'era tutto il tempo per parlare con chi avevi a fianco, guardandosi negli occhi. O semplicemente ascoltare il rumore del treno, contemplare la vista dal finestrino. E forse, forse, le persone ridevano di più.
L'esposizione fotografica verrà allestita a partire dal 18 dicembre 2020, lungo le scale de La Cooperativa di Cortina, dal piano balconata al terzo piano.