Nel cestino del mese: il topinambur
Ne hai mai sentito parlare?
Originario dell’America settentrionale, è un tubero che racchiude il sapore della patata e del carciofo insieme.
Viene chiamato infatti anche Carciofo di Gerusalemme, ma il nome scientifico Helianthus tuberosus L., 1753. Il nome generico (Helianthus) deriva da due parole greche ”helios” (= sole) e ”anthos” (= fiore) in riferimento alla tendenza di alcune piante di questo genere a girare sempre il capolino verso il sole. Appartiene alla grande famiglia delle Asteraceae, parenti stretti dei girasoli. L’infiorescenza infatti è appariscente e dal colore giallo acceso.
È una pianta perenne, il cui organo di sopravvivenza è un tubero, che di anno in anno resiste anche alle basse temperature. I tuberi di topinambur si raccolgono d’inverno, generalmente dopo le prime gelate, quando sono più dolci poiché la concentrazione di zuccheri aumenta.
Le ricette sono veramente innumerevoli e capaci di stuzzicare e incuriosire i palati più sopraffini.