Un unico prodotto, tanti usi diversi: l'ACETO
Un prodotto semplice, innocuo e facile da reperire, ma che spesso viene dimenticato quando si entra in campo “pulizie”. Può invece diventare un nostro prezioso alleato, alleato del nostro portafoglio e dell’ambiente.
In Cooperativa abbiamo una vastissima scelta di tipologie d’aceto: dai più pregiati e particolari ai più economici e versatili come l'aceto bianco, utile in casa, un vero must "mai senza"!
In generale, l’aceto bianco (di vino o di mele) è un ottimo igienizzante, si può utilizzare come anticalcare, ha buone proprietà sgrassanti e disinfettanti ed è molto indicato per neutralizzare gli odori.
In Cooperativa abbiamo una vastissima scelta di tipologie d’aceto: dai più pregiati e particolari ai più economici e versatili come l'aceto bianco, utile in casa, un vero must "mai senza"!
In generale, l’aceto bianco (di vino o di mele) è un ottimo igienizzante, si può utilizzare come anticalcare, ha buone proprietà sgrassanti e disinfettanti ed è molto indicato per neutralizzare gli odori.
Qualche cenno alla Storia.
Quella dell’aceto è una storia antica, citato nella Bibbia, ci sono tracce risalenti all’epoca prefaraonica, è stato usato dai popoli più svariati, Babilonesi, Greci e antichi Romani.
Ippocrate, medico della Grecia antica considerato il padre della medicina occidentale, usava l’aceto per curare ferite, piaghe e malanni dell’apparato respiratorio.
In tutte le epoche storiche il colera è stato combattuto con l’aceto. Nell’Ottocento (1830 e 1884) il governo di Vienna, di fronte all’affacciarsi dell’epidemia, emanò una disposizione secondo cui le mani, prima e dopo la visita all’ammalato, e tutta la frutta e le verdure prima della consumazione, dovevano venire accuratamente lavate con aceto (è noto infatti che il colera può essere diffuso attraverso i viveri, donde la necessità delle misure profilattiche e della disinfestazione degli alimenti).
È stato usato con sapienza anche dai nostri avi, che ne sfruttavano le proprietà facendo unguenti, sciroppi, lozioni, sciacqui, gargarismi, pediluvi.
E oggi? lo mettiamo solo nell’insalata?
Quella dell’aceto è una storia antica, citato nella Bibbia, ci sono tracce risalenti all’epoca prefaraonica, è stato usato dai popoli più svariati, Babilonesi, Greci e antichi Romani.
Ippocrate, medico della Grecia antica considerato il padre della medicina occidentale, usava l’aceto per curare ferite, piaghe e malanni dell’apparato respiratorio.
In tutte le epoche storiche il colera è stato combattuto con l’aceto. Nell’Ottocento (1830 e 1884) il governo di Vienna, di fronte all’affacciarsi dell’epidemia, emanò una disposizione secondo cui le mani, prima e dopo la visita all’ammalato, e tutta la frutta e le verdure prima della consumazione, dovevano venire accuratamente lavate con aceto (è noto infatti che il colera può essere diffuso attraverso i viveri, donde la necessità delle misure profilattiche e della disinfestazione degli alimenti).
È stato usato con sapienza anche dai nostri avi, che ne sfruttavano le proprietà facendo unguenti, sciroppi, lozioni, sciacqui, gargarismi, pediluvi.
E oggi? lo mettiamo solo nell’insalata?